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Coste del Salento, le antiche torri di guardia

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Sanlu
26 Agosto 2014

La regione Salentina è in grado di offrire numerose mete interessanti, sfruttando pienamente l’interesse dei visitatori sia verso le bellezze naturalistiche, sia verso luoghi ed edifici dal carattere fortemente storico e tradizionale, offrendo, inoltre, la possibilità di trovare entrambi gli ambienti in un unico luogo, dove è possibile ammirare un paesaggio naturalistico balneare, o nella parte interna del tacco d’Italia, ornato dalla presenza di una costruzione risalente ad epoche passate, a volte ridotta a un rudere, a volte conservatasi nel tempo.

Visitando le tante zone costiere presenti in tutto il Salento, infatti, spesso si trovano delle torri di avvistamento, edificate nei secoli scorsi e in grado di rappresentare un luogo di interesse storico e culturale all’interno di un paesaggio marittimo, creando un impatto molto suggestivo che attrae tantissimi visitatori. Le torri, disseminate lungo tutte le coste del Salento, rappresentano l’antico sistema di guardia della regione salentina, risalente all’epoca dell’edificazione delle masserie nel territorio pugliese.

La presenza di queste costruzioni, situate vicino alle più belle spiagge del Salento, è ampiamente giustificata dal passato salentino, che per diverse epoche è stato considerato una terra di conquista per invasori, pirati e banditi, facilitati nella loro invasione dalle coste, che rendono particolarmente facile l’approdo. Le popolazioni salentine hanno, quindi, dovuto edificare delle costruzioni, prevalentemente nelle zone costiere ma anche nell’entroterra, portando i proprietari terrieri a rinforzare le proprie abitazioni dando vita alle masserie, in epoca medievale, a volte completate da una torre oppure edificate in prossimità di una torre di segnalazione.

Molte di queste torri sono, purtroppo, andate distrutte nel corso dei secoli successivi, altre sono parzialmente crollate, mentre quelle che hanno resistito al degrado del tempo costituiscono oggi un importante patrimonio per il Salento, con una prevalenza di edifici nell’area della provincia di Lecce.

Sono esempi di torri in parte diroccate, la Torre dell’Orso, non molto lontana dal capoluogo salentino, che dà il nome anche alla località balneare nella quale è situata, ancora in grado di rappresentare la caratteristica della spiagga, al pari dei faraglioni delle Due Sorelle presenti nell’area, oppure la Rocca Vecchia, nelle cui vicinanze si possono visitare le due grotte della Poesia e un’area archeologica, che insieme ai resti della torre rendono l’area un luogo molto spesso visitato dai turisti.

Altre torri, invece, si sono mantenute meglio col passare degli anni, arrivando ai giorni d’oggi in buone condizioni, come la Torre Santa Sabina, situata nel brindisino, caratterizzata dalla sua forma ottagonale e spesso meta di visitatori, trovandosi in un’area particolarmente battuta dal turismo balneare. Un altro esempio è la Torre Palane, nell’area di Otranto, che mantiene intatta la sua struttura, situtata all’interno di un parco naturale regionale, del quale rappresenta una delle principali caratteristiche.

Le torri ancora complete nella loro costruzione sono, oggi, un numero esiguo rispetto al numero di edificazioni dell’epoca medievale, con quantità che variano tra le 70 e le 80 torri ancora integre nel territorio salentino, fornendo un’attrattiva racchiusa all’interno di un ambiente naturale suggestivo per i visitatori che trascorrono ogni anno le vacanze in questa regione.

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