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Le oasi protette del Salento

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Sanlu
28 Ottobre 2014

Le bellezze naturalistiche presenti nel territorio salentino permettono alla regione di offrire una grande vastità di attrattive per i turisti che si recano nel Salento per trascorrere le proprie vacanze. Infatti, alle meravigliose coste, si alternano anche aree che volgono verso l’entroterra, fortemente influenzato dalla presenza della vegetazione in cui olivastri e macchia mediterranea disegnano, spesso, panorami dalla bellezza mozzafiato. Per preservare questi paesaggi, in Salento, c’è una ricca presenza di oasi protette, per la tutela del patrimonio naturalistico e di flora e fauna presenti nelle aree in cui si trovano parchi e riserve.

Un primo esempio di questo tipo è offerto dall’Oasi dei Laghi Alimini, situata nei pressi di Otranto e della costa adriatica salentina, in cui la presenza di due laghi, dei quali uno di acqua dolce e uno di acqua salata, completata dalla vegetazione circostante, funge da habitat per diverse specie migratorie di uccelli. Inoltre, in quest’area, è possibile ammirare dei rari esemplari di quercia spinosa, inseriti nella macchia mediterranea tra i pini d’aleppo.

Sempre nel versante adriatico del Salento, si trova anche l’Oasi Naturale Protetta delle Cesine, nell’area del leccese situata nel comune di Vernole. L’oasi è gestita dal WWF e include, al suo interno, due stagni che si muovo parallelamente alla costa e una ricca presenza di flora e fauna di tipo misto, alternando pinete a paludi e offrendo l’habitat per diverse specie animali selvatiche, con la macchia mediterranea che si rivolge verso le spiagge.

Volgendo verso la costa ionica salentina, si può raggiungere la località di Santa Maria al Bagno, nella provincia di Nardò, in cui si trova la Montagna Spaccata, un promontorio roccioso che deve il suo nome alla strada litoranea che lo divide in due parti. Al suo interno si trova una zona boschiva caratterizzata dalla presenza di pini d’aleppo, acace e diversi esemplari di eucalipto. L’area risulta frequentata sin dai tempi del Neolitico, in quanto sono stati ritrovati dei resti di ceramiche e ossidiane e di manufatti risalenti all’era preistorica.

Lungo la costa ionica si trova anche l’area di Punta Pizzo, nei pressi di Gallipoli, in cui sono presenti zone di vegetazione spontanea che arrivano anche in prossimità del Lido, offrendo uno splendido paesaggio marittimo. In quest’area si trovano i nidi del Gabbiano corso, specie protetta che vive esclusivamente nel Mediterraneo. Anche in questo caso, flora e fauna caratterizzano l’area, inclusa tra le oasi protette del territorio salentino.

Il Salento, quindi, offre diverse opportunità per visitare aree in cui la natura rimane incontaminata e spesso ancora selvaggia, mettendo a disposizione di diverse specie animali un habitat ideale dove risiedere, sotto la protezione degli enti regionali che si occupano della tutela di queste zone, che costiuiscono il patrimonio naturalistico della regione salentina.

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